Questa mattina il Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, ha benedetto e tagliato il nastro ai nuovi reparti di Pronto Soccorso, Centro Trapianti di Cellule Staminali Emopoietiche e Geriatria Sub Intensiva dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza, accompagnato dal presidente dell’Opera, padre Franco Moscone, e dal direttore generale Michele Giuliani. Presente anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Tre nuove unità operative che potenzieranno ulteriormente le attività di Casa Sollievo della Sofferenza. Il nuovo Pronto Soccorso si estende adesso su una superficie totale di 630 mq e comprende un’area per pazienti meno gravi, con relativo triage, una sala di attesa, tre ambulatori visita e un’area dedicata all’Osservazione Breve Intensiva (O.B.I.) con 9 posti letto. Qui saranno assistiti pazienti che non necessitano di ricovero immediato, ma di una terapia con osservazione per un approfondimento diagnostico che può durare poche ore o alcuni giorni.
Il nuovo Centro Trapianti (CT) di Cellule Staminali Emopoietiche è, si legge nel comunicato, “un centro pensato e studiato secondo gli standard più innovativi affinché i pazienti, che già devono affrontare una malattia importante, con tempi di ricovero molto lunghi, possano avere un comfort eccellente”.
Nella terza ed ultima tappa, il cardinale Parolin ha, infine, inaugurato i nuovi ambienti che ospiteranno la Geriatria Sub Intensiva. La nuova area si sviluppa su una superficie di circa 420 mq ed è composta da una zona dedicata all’attività medico sanitaria, sala medici, sala visita e una zona di isolamento con 8 stanze di degenza per complessivi 10 posti letti di Terapia Sub-Intensiva.
«La visita fatta oggi – ha dichiarato il Cardinale Parolin – mi ha permesso di toccare con mano quello che l’arcivescovo, padre Franco Moscone, mi raccontava: Casa Sollievo della Sofferenza è un gioiello ed io sono davvero pieno di gioia per questo incontro. Forse tutto questo che abbiamo visto oggi – ha proseguito – è da considerarsi parte del paradigma suscitato dalla ormai nota frase pronunciata da Padre Pio il 5 maggio 1956 in occasione dell’inaugurazione di Casa Sollievo: “È stato deposto nella terra un seme che il Signore riscalderà con i Suoi raggi d’amore”. Adoperiamoci tutti affinché questo seme prosperi e fruttifichi costantemente in modo che l’Opera sia sempre più luogo di concreto e prezioso sollievo nei confronti di tutti i sofferenti che ad essa si affidano».
«Vi porto – ha concluso Sua Eminenza rivolgendosi a tutto il personale di Casa Sollievo della Sofferenza – il saluto del Papa e come lui fece nel mese di luglio da quella finestra del Policlinico Gemelli, vorrei affermare anche io qui l’impegno della Santa Sede nelle sue varie espressioni perché le strutture della sanità cattolica, e questo Ospedale in particolare, possano continuare ad essere quello che sono sempre state. Casa Sollievo ha un grande passato, ma soprattutto un grande futuro al servizio della popolazione di questa regione e delle regioni limitrofe e vorrei quindi esprimere questo impegno da parte mia e da parte della Santa Sede ad appoggiare questo Ospedale in tutte le maniere possibili».